Stefano Vaj conosce Giorgio Locchi a diciassette anni, quando grazie alla intercessione di amici comuni questi lo ospita nella sua casa di Saint-Cloud, presso Parigi, in occasione di un congresso del Groupement de Recherche et Etudes pour la Civilisation Européenne in cui Locchi stesso presenterà un intervento sul tema “Mito e comunità”. Da tale incontro nasce un fitto rapporto intellettuale che non sarà interrotto neanche dalla morte di Locchi stesso una quindicina di anni dopo, e che contribuirà tra l’altro a rendere note le riflessioni del primo, in gran parte pubblicate originariamente in francese o consegnate solo alla memoria di chi lo frequentava, anche tra i suoi connazionali. Il presente volume raccoglie gli scritti in cui l'autore ha avuto occasione di presentare, introdurre o commentare alcuni dei principali testi locchiani. In appendice, un breve brano di Locchi su Bayreuth e l’eredità wagneriana, sinora inedito in italiano.